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LA VITAMINA D

Tetiana Turianska • 23 giugno 2024

LA VITAMINA D

Nonostante il nome, la vitamina D non è una vera vitamina ma un composto che l’organismo non può sintetizzare e deve essere ottenuto dal cibo. Ma se escludiamo i pesci grassi di cui si nutrono gli eschimesi, il cibo è povero di vitamina D: il nostro corpo produce vitamina D dall'azione dei raggi solari sul colesterolo presente nella pelle. Durante i mesi più caldi vengono create anche piccole riserve, immagazzinate nel grasso corporeo e poi rilasciate durante i mesi più bui. In media, ognuno di noi ottiene il 90% della vitamina D dalla luce solare, mentre il restante 10% proviene dal cibo o dagli integratori.

Quanto tempo dobbiamo trascorrere al sole per averne abbastanza? In teoria, un bel po'. I nostri antenati correvano nudi tutto il giorno nella savana africana, abituando i loro corpi all'esposizione prolungata. Poi ci siamo spostati a nord, ci siamo coperti, abbiamo iniziato a lavorare in ambienti chiusi e abbiamo utilizzato mezzi di trasporto che ci riparano dal sole. Le creme solari, l’aumentata pigmentazione della pelle, l’invecchiamento e l’abbigliamento hanno fatto calare a picco la produzione di vitamina D, con conseguenze significative sulla salute. Se ne abbiamo troppo poca vitamina, possiamo soffrire di sbalzi d’umore e pressione alta. I bambini sono a rischio di rachitismo e, secondo una ricerca all'inizio del 2000, il 70% dei bambini non assume abbastanza vitamina D. In altre parole, il nostro stile di vita “cittadino” ci fa crescere senza una sostanza fondamentale per la nostra salute.

Uno studio del 1941 notò che l’incidenza dei tumori aumenta con la latitudine: al nord, dove c’è meno esposizione solare, i tumori sono più comuni. Questo risultato è stato confermato e ribadito da numerosi ricercatori: nel 1990 uno studio analogo collegava la mortalità da cancro al seno nelle città statunitensi alla minor esposizione solare. Lo stesso vale per il cancro del colon e del pancreas. E non è tutto: due studi condotti in Norvegia dimostrano che i pazienti con diagnosi di cancro nei mesi più soleggiati sopravvissuti più a lungo rispetto a quelli diagnosticati in inverno. Ciò suggerisce che la vitamina D può prolungare la resistenza del nostro corpo al cancro.

"Fai attenzione al sole nelle ore centrali della giornata! Copriti e applica la crema solare." Quante volte tua madre te lo ha detto e quante volte lo hai detto ai tuoi figli? Il sole, infatti, non rappresenta un pericolo pubblico, anzi: è un guaritore naturale, e per questo motivo le tribù preistoriche lo adoravano. L'elioterapia, l'uso della luce solare per curare le malattie, è nota da migliaia di anni, sia Ippocrate che Pitagora ne descrivono i numerosi benefici per la salute. Erodoto affermava che l'esposizione alla luce solare era necessaria per aiutare l'uomo a superare qualsiasi malattia. C'era anche una città nell'antico Egitto, Eliopoli, famosa per i suoi templi inondate di luce solare terapeutica.

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