Molti credono che il recente aumento sia dovuto alla longevità: viviamo più a lungo, quindi le nostre cellule hanno maggiori probabilità di impazzire. Se così fosse, non spiegherebbe perché i giovani sviluppano il cancro, o perché i tumori si verificano meno frequentemente in altre culture con longevità.
L’aumento dell’inquinamento, la presenza di agenti cancerogeni nell’aria e negli alimenti e le radiazioni possono in parte spiegare questa crescente diffusione, ma la ragione principale rimane l’alimentazione. Una meta-analisi che ha coinvolto 10 studi e più di 500.000 soggetti ha chiaramente dimostrato il legame tra diete ad alto carico glicemico e sviluppo del cancro al seno. Ciò è stato confermato in uno studio e più ampio condotto dal dottor Barklay di Sidney.
È noto che il carico glicemico dipende dai carboidrati e non è sbagliato dire che sia correlato a diversi tumori. Ad esempio, è direttamente collegato al cancro della faringe, dello stomaco, del colon, dell’endometrio e della tiroide e le recidive sono più frequenti nelle persone che seguono una dieta ricca di carboidrati a rapido assorbimento.
Questi nutrienti stimolano effettivamente la secrezione di insulina e IGF-1. Entrambe le sostanze promuovono la crescita e la proliferazione delle cellule normali e cancerose e attivano la produzione di ormoni sessuali, portando ad un aumento del rischio di tumori ormono-dipendenti come il cancro al seno e alla prostata. Inoltre, l’IGF-1 può inibire il suicidio delle cellule tumorali.
Ci sono prove sempre più evidenti di un legame tra l’insulinoresistenza e il carcinoma colon-rettale; molti studi dimostrano che esso aumenta in proporzione all’indice di massa corporea e, in particolare, alla circonferenza addominale; Essere in sovrappeso e obesi aumenta il rischio di cancro del 50% e nel 2009 questi fattori hanno superato il fumo come principale causa di morte per cancro. Le cellule adipose producono continuamente citochine infiammatorie che contribuiscono alla diffusione del cancro e rafforzano i vasi sanguigni che riforniscono le cellule tumorali.
I cereali sono ricchi di glucosio, la cui comparsa coincide con la comparsa del cancro. I primi casi risalgono al 3000 a.C., e sono confermati da documenti egiziani, che riportano otto casi di cancro al seno trattati con cauterizzazione. Già nel 1843 un oncologo propose all’Associazione dei medici di Parigi la prima formula medica per la previsione del rischio: era basata sul consumo di cereali e osservava come nelle principali città europee un maggior consumo di cereali corrispondesse a una maggiore incidenza dei tumori.
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